Guida a redditi esteri, crypto e investimenti: come compilare i quadri W, T e M
Possiedi conti correnti, immobili, investimenti o criptovalute all’estero? La gestione fiscale dei beni esteri può sembrare complessa, ma affrontarla correttamente è fondamentale per evitare sanzioni e dormire sonni tranquilli.
I nostri consulenti ti guidano passo dopo passo nella compilazione del Quadro RW, del Quadro RT, del Quadro RM e dei nuovi quadri del 730, così sarai sempre perfettamente in regola con il fisco italiano.
Il quadro RW: cos’è e chi è obbligato a compilarlo
Il Quadro RW è la sezione della dichiarazione dei redditi destinata al monitoraggio fiscale delle attività finanziarie e patrimoniali detenute all’estero da residenti in Italia.
Serve sia per la segnalazione del possesso (solo monitoraggio) sia per calcolare e liquidare imposte come IVIE (imposta sul valore degli immobili all’estero) e IVAFE (imposta sul valore delle attività finanziarie estere).
Devono compilare il Quadro RW (o W nel 730) tutti i residenti in Italia che detengono beni o investimenti all’estero, ad esempio: conti correnti (anche online come Revolut, Wise, N26) con alcune eccezioni, immobili, stock option non gestite da intermediari finanziari italiani, partecipazioni in società non residenti, crypto-asset, metalli preziosi o opere d’arte custodite all’estero.
Novità 730: arrivano i quadri W, M e T per i redditi esteri
Nel 2025 si è conclusa la riforma normativa che ha portato ad inserire i redditi esteri nel 730, con l’introduzione anche del quadro T. N Un’importante semplificazione per chi presenta il Modello 730 può compilare i nuovi Quadri W, Me T senza dover ricorrere al Modello Redditi.
- Il Quadro W sostituisce il Quadro RW per il monitoraggio fiscale, IVIE e IVAFE.
- il Quadro M sostituisce il Quadro RM per utili, interessi e dividendi
- Il Quadro T sostituisce il Quadro RT per le plusvalenze finanziarie.
Questo significa che lavoratori dipendenti e pensionati possono oggi dichiarare i loro investimenti esteri o redditi esteri integralmente nel 730, senza dover presentare un modello separato. Una grande novità che semplifica la dichiarazione dei redditi esteri nel 730.
Come dichiarare criptovalute e altri crypto-asset
Le criptovalute, come Bitcoin o Ethereum, e le altre cripto-attività devono essere dichiarate nel Quadro RW (o W) per il monitoraggio fiscale. Attenzione alla soglia dei 5.000 €: anche se non si paga l’IVAFE sotto questo limite, le criptovalute vanno comunque dichiarate ai fini del monitoraggio fiscale. Le plusvalenze da criptovalute vanno dichiarate nel Quadro RT (o T) come “redditi diversi di natura finanziaria”.
Plusvalenze e investimenti: la gestione del quadro T (o RT)
Il Quadro RT (o il nuovo Quadro T nel 730) serve a dichiarare e tassare le plusvalenze derivanti dalla vendita di azioni, fondi di investimento, obbligazioni, altri strumenti finanziari e cripto-asset. La tassazione ordinaria delle plusvalenze è pari al 26%, mentre le eventuali minusvalenze possono essere riportate negli anni successivi per ridurre imposte future.
Inoltre, nel quadro devono essere riportati anche i dati relativi alla rivalutazione delle partecipazioni, effettuata secondo l’art. 7 della legge n. 448/2001 e l’art. 2 del D.L. n. 282/2002 (e successive modificazioni).
Il quadro M (o RM): redditi esteri a tassazione separata o imposta sostitutiva
Il Quadro M (o RM, nel Modello Redditi) deve essere compilato nei casi in cui il contribuente percepisce:
- Redditi di capitale di fonte estera sui quali non sono state applicate ritenute a titolo d’imposta.
- Interessi, premi e altri proventi di obbligazioni e titoli similari sui quali non si sia pagata l’imposta sostitutiva.
- Redditi soggetti a tassazione separata, come indennità di fine rapporto (TFR) o arretrati erogati da soggetti che non rivestono la qualifica di sostituto d’imposta.
- Redditi derivanti dall’attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto assoggettati a imposta sostitutiva del 20%.
- Proventi derivanti da depositi a garanzia, anch’essi soggetti a imposta sostitutiva del 20%.
- Rivalutazione del valore dei terreni operata nel 2024, da riportare secondo la normativa vigente.
Quando e come si pagano le imposte
Le principali scadenze per i versamenti sono:
- 30 giugno 2025: saldo 2024 e prima rata acconto 2025
- 30 luglio 2025: stesso versamento con una piccola maggiorazione (0,40%)
- 1° dicembre 2025: seconda rata acconto 2025.
Tutti i pagamenti vanno fatti tramite Modello F24, con possibilità di rateizzare.
La compensazione dei crediti d’imposta
La normativa consente di compensare crediti e debiti fiscali risultanti dalla dichiarazione dei redditi. In pratica, un credito verso il fisco può essere utilizzato per ridurre o azzerare un debito. Il modello F24 va presentato anche se il saldo è pari a zero. Dal 2020, ogni compensazione deve essere effettuata obbligatoriamente tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate, come previsto dalla risoluzione n. 110/E del 31 dicembre 2019. Non è possibile pagarlo in banca o attraverso l’home banking.
Assocaaf può occuparsi direttamente dell’invio dei tuoi Modelli F24.
Quando presentare i Quadri aggiuntivi e come funziona il servizio Assocaaf
Compiliamo i Quadri aggiuntivi (W, M, T nel 730 oppure RW, RM, RT nel Modello Redditi) da maggio a fine settembre.
- La scadenza è il 30 settembre 2025 per chi presenta il Modello 730.
- Slitta al 31 ottobre 2025 se si utilizza il Modello Redditi.
Il servizio può avvenire su appuntamento o in back office – cioè lasciando a noi i documenti necessari – in base alla complessità del modello e all’organizzazione di ciascuna sede. Puoi scegliere se consegnare i documenti in sede o inviarli tramite i nostri canali Digital. Saremo noi a ricontattarti una volta completata l’elaborazione.
Nota importante: i Quadri W, M e T, per la loro complessità, non possono essere elaborati contestualmente all’incontro o alla gestione ordinaria online del 730. È quindi importante fornirci la documentazione completa prima dell’elaborazione del 730 standard.
Ogni sede Assocaaf ha un proprio calendario: contattaci per concordare tempi e modalità più adatte alle tue esigenze.
E se ti accorgi in ritardo? Anche oltre la scadenza, hai 90 giorni di tempo per presentare i Quadri aggiuntivi in forma “tardiva” con una piccola sanzione, grazie al nostro servizio di ravvedimento operoso.
Nota per clienti con convenzioni aziendali
Se usufruisci del servizio tramite una convenzione aziendale, segui le istruzioni fornite da Assocaaf o direttamente dalla tua azienda. Ogni convenzione prevede tempi e modalità di gestione personalizzati. Le informazioni operative di questa guida sono rivolte esclusivamente ai clienti privati.
