L’Agenzia delle Entrate, con l’istanza d’interpello n. 341/2022, si è espressa sulla complessa questione del Superbonus 110% per gli edifici tutelati dal Codice dei beni culturali e del paesaggio e ha fatto chiarezza su quali interventi siano ammessi sugli immobili di interesse culturale e paesaggistico. A questo argomento dedichiamo il nuovo appuntamento con l’Assocaaf risponde.
Come ben sappiamo, la maxi-detrazione del 110% si applica ai lavori “trainati”, se eseguiti congiuntamente a quelli “trainanti” di riqualificazione energetica e/o riduzione del rischio sismico.
Ci sono, però, delle eccezioni. Se l’edificio è , infatti, sottoposto a vincoli previsti dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, oppure da regolamenti edilizi, urbanistici e ambientali che vietano i lavori “trainanti”, il Superbonus si applica esclusivamente alle spese sostenute per i lavori “trainati“, ma non a tutti gli interventi (comma 2, art. 119 del Decreto legge n. 30/2020 poi convertito in legge).
Quali interventi sono concessi su unità immobiliari classificati come beni culturali?
L’Agenzia delle Entrate, richiamando la normativa di riferimento, indica nella sua risposta alcuni dei lavori “trainati” ammessi:
- sostituzione degli infissi
- realizzazione del cappotto interno nelle singole unità immobiliari
- installazione di impianti di riscaldamento, raffrescamento e fornitura d’acqua sanitaria
Questi interventi sono ammessi, ma a una condizione: assicurare il miglioramento di due classi energetiche oppure, quando non possibile, il raggiungimento della classe più alta.
Quali interventi “trainati” sono, invece, esclusi?
Per questa categoria di immobili, in assenza di lavori “trainanti”, il Superbonus non si applica agli interventi “trainati” per:
- installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica
- installazione – contestuale o successiva – di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici
- installazione delle colonnine di ricarica elettrica negli edifici interessati
Infine, anche in questo caso, le spese sostenute possono essere recuperate in dichiarazione dei redditi oppure è possibile optare per la cessione del credito o lo sconto in fattura.
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Se hai optato per la cessione del credito o lo sconto in fattura, ricordati che la modalità di recupero scelta deve essere comunicata all’Agenzia delle Entrate entro i tempi stabiliti. Se hai bisogno di assistenza, rivolgiti ad Assocaaf, siamo un intermediario autorizzato all’invio della comunicazione. Scopri di più sul servizio!
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