Con la sentenza 209/2022 del 13 ottobre 2022, la Corte costituzionale ha fatto chiarezza sulla questione riguardante l’esenzione IMU per i coniugi, che hanno residenza in abitazioni collocate in comuni differenti. A questo argomento dedichiamo il nuovo Assocaaf risponde.
Qual è la novità introdotta?
La Consulta ha dichiarato l’illegittimità costituzionale delle norme che prevedono, in caso di coniugi con residenze differenti, l’esenzione IMU per una sola delle due abitazioni. Da pochi mesi era entrata in vigore una legge secondo la quale i coniugi dovevano comunicare quale immobile considerare come dimora abituale del nucleo familiare e versare l’imposta ordinaria per l’altro. Ne abbiamo parlato nel nostro Assocaaf risponde: esenzione IMU coniugi residenza diversa
Secondo questa sentenza, non possono essere ammesse misure fiscali che abbiano l’effetto di penalizzare coloro che non vivono assieme, sebbene abbiano deciso di unirsi civilmente o in matrimonio.
La decisione della Corte ruota attorno al concetto di nucleo familiare e all’esistenza di situazioni che giustificano la mancata convivenza sotto lo stesso tetto. Sono sempre più frequenti, per esempio, i casi in cui i coniugi vivono separati per rincontrarsi solo periodicamente o durante il weekend, soprattutto – ma non solo – per ragioni di lavoro.
Ci sono delle eccezioni all’esenzione?
La limitazione all’esenzione IMU non può essere applicata soltanto in virtù del fatto che i coniugi non vivano nella stessa abitazione.
Come indicato dalla Corte costituzionale, spetta ai comuni e alle autorità preposte verificare che i coniugi risiedano effettivamente nelle due abitazioni principali, come da loro dichiarato, e che non si tratti, invece, di situazioni di “seconda casa”.
Questa nuova disposizione può essere fatta valere già a partire dall’imposta dovuta per il 2022. Chi ha già provveduto al versamento, può chiederne il rimborso al Comune.
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