Il nuovo appuntamento della rubrica Assocaaf risponde è dedicato alle novità introdotte in materia di locazioni brevi.
Si parla di locazione breve quando un immobile ad uso abitativo, situato in Italia, viene dato in locazione ad una persona fisica per non più di 30 giorni. In questa situazione il reddito si può configurare come generato al di fuori dell’esercizio dell’attività di impresa.
Per questo tipo di contratto, non è richiesta la registrazione presso l’Agenzia delle Entrate e si può optare per la cedolare secca.
Fino al 2020 l’aliquota di tassazione per tutti gli immobili era del 21%.
Dal 2024 l’aliquota del 21% può essere applicata solo ad un immobile (scelto dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi). A partire dalla seconda abitazione affittata attraverso la locazione breve, l’aliquota diventa del 26%.
Quali sono le novità introdotte?
A partire dal 1° gennaio 2021, il regime fiscale di locazione breve è riconosciuto solo quando sono destinati alla locazione, nello stesso periodo di imposta, non più di quattro appartamenti. Nell’imponibile fiscale vi rientrano anche i servizi aggiuntivi, quando necessari allo scopo residenziale del contratto (es. servizio di biancheria, pulizia, wi-fi, etc…).
Se gli immobili in locazione breve sono più di quattro, si configura un’attività imprenditoriale. Il locatore, quindi, è obbligato a presentare il Modello Redditi PF e non il 730.
Si applica questa disciplina anche quando il contratto tra locatore e conduttore viene gestito da un intermediario, come le agenzie o i portali on-line, e/o si tratta di un immobile ad uso abitativo con finalità turistica.
Documenti da presentare
I documenti necessari per poter compilare il 730 sono:
- il contratto di locazione
- la ricevuta rilasciata dall’Agenzia delle Entrate, se il contratto è stato registrato
- la CU Locazioni Brevi, se il contratto è avvenuto tramite una agenzia
- il prospetto dei singoli contratti stipulati con i relativi ricavi, se un immobile è stato dato in locazione più volte nel corso dello stesso anno sia se gestito in autonomia sia se il contratto è, invece, avvenuto tramite siti di prenotazione
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