Il 18 novembre 2022 è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto legge n. 176 “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”, il cosiddetto Decreto Aiuti quater. Il provvedimento prevede uno stanziamento di 9,1 milioni di euro per aiutare le famiglie italiane ma, soprattutto, interviene modificando in maniera sostanziale la disciplina del Superbonus.
In questo nuovo appuntamento con Assocaaf risponde, approfondiamo le principali novità introdotte dal decreto, tra cui spiccano l’anticipazione della riduzione della maxi-agevolazione nel 2023, la proroga per le villette e l’introduzione del “quoziente familiare“.
Queste modifiche stanno già accendendo il dibattito politico e, con molta probabilità, saranno oggetto di ulteriori cambiamenti, in fase di conversione.
Superbonus 2023: cosa cambia?
Per gli interventi di ristrutturazione, da eseguire a partire dal 1° gennaio 2023, il Superbonus diminuisce dal 110% al 90%. La nuova percentuale non si applica nel caso in cui sia stata presentata al Comune la comunicazione di inizio lavori asseverata Superbonus (CILAS) entro il 25 novembre 2022 e inoltre, in caso di lavori su condomini, che la delibera da parte dell’assemblea condominiale sia antecedente a questa data. Coloro che non riescono a soddisfare questi requisiti, non potranno godere del 110% nel 2023.
Alla luce del Decreto Aiuti quater, la maxi-detrazione è così rivista:
- 90% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023
- 70% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2024
- 65% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025
Proroga del Superbonus per le villette e introduzione del quoziente familiare
Possono usufruire dell’agevolazione del 110 anche i proprietari di edifici unifamiliari o unità immobiliari autonome e indipendenti (ad esempio, le villette) per le spese sostenute fino al 31 marzo 2023, ma ad una condizione, ovvero che sia stato effettuato almeno il 30% dei lavori entro il 30 settembre 2022.
A proposito di villette, per i lavori sostenuti a partire dal 1° gennaio 2023, è possibile richiedere l’agevolazione “ridimensionata” del 90% per gli interventi di Superbonus solo in presenza di tre condizioni:
- l’immobile deve essere adibito ad abitazione principale
- il contribuente, proprietario di questo immobile o sul quale vanta un diritto reale di godimento (sono esclusi, ad esempio, comodatario e affittuario), deve avere un reddito non superiore a 15.000,00 euro
- il calcolo del reddito avviene tramite il cosiddetto “quoziente familiare“
Secondo il quoziente familiare, il calcolo consiste nella somma dei redditi dei membri della famiglia, riferiti all’anno precedente a quello in cui la spesa è sostenuta, divisa per un coefficiente che tiene conto del numero delle persone che compongono il nucleo familiare.
In ultimo, il Decreto Aiuti quater prevede che i crediti non ancora utilizzati, che derivano dalle comunicazioni di cessione del credito o sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre 2022 possano essere fruiti in 10 rate annuali di pari importo. Non sarà possibile per il cessionario chiedere il rimborso della quota del credito d’imposta non utilizzata nell’anno di riferimento.
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