
Spese per l’abbonamento al trasporto pubblico
Nella dichiarazione dei redditi del 2020 è possibile portare in detrazione le spese sostenute nel 2019 per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Quali spese si possono detrarre
Sono detraibili le spese sostenute per un abbonamento di libera circolazione sui mezzi pubblici (quello che permette viaggi illimitati, indipendentemente dal fatto che abbia durata giornaliera, settimanale, mensile o annuale).
Quindi non sono detraibili:
- i singoli biglietti;
- i carnet;
- in generale, biglietti o abbonamenti che prevedono un numero di viaggi definiti o limitati.
Quanto si può recuperare e a chi spetta la detrazione
Si può detrarre dall’Irpef il 19% di quanto speso, per un importo massimo di spesa di
€ 250,00.
Quindi il recupero è di € 47,50 (a dichiarante).
SI può avere la detrazione per abbonamenti per se stessi o per familiari a carico
(es.: abbonamento dei mezzi per il figlio). Il massimale è comunque unico.
Quali documenti si devono presentare
Per poter aver diritto alla detrazione è necessario presentare una certificazione nella quale sia indicato chiaramente:
- il tipo di abbonamento acquistato;
- l’importo speso;
- la data di pagamento;
- la durata dell’abbonamento;
- l’intestatario dell’abbonamento;
- i dati identificativi dell’Azienda di trasporti.
Questi elementi possono essere presenti in un singolo giustificativo o in più documenti. L’importante è che tutti gli elmenti siano collegabili tra di loro.
Attenzione!
Le ricevute cartacee di pagamento dell’azienda di trasporti milanesi (ATM), non riportano i riferimenti al numero di tessera di abbonamento. In questo caso, è necessario scaricare dal sito la certificazione o richiederla agli sportelli.
Abbonamento di trasporto pubblico acquistato tramite azienda
Nel caso in cui l’acquisto dell’abbonamento avviene tramite azienda (con trattenuta in busta paga), occorre presentare:
- dichiarazione del datore di lavoro in cui attesta, per il dipendente:
- il tipo di abbonamento acquistato e l’importo
- la durata dell’abbonamento;
- l’intestatario dell’abbonamento;
- i dati identificativi dell’Azienda di trasporti;
- i riferimenti della fattura ricevuta dall’Azienda di trasporti per l’abbonamento sottoscritto dal dipendente;
- fotocopia dell’abbonamento/tessera;
- fotocopia dei cedolini in cui vi è la trattenuta per l’abbonamento oppure dichiarazione del datore di lavoro dell’importo trattenuto al dipendente nell’anno 2018 in relazione all’abbonamento;
- fotocopia della fattura emessa dall’azienda di trasporti pubblico in relazione all’acquisto dell’abbonamento per il dipendente;
- fotocopia del pagamento fatto dal datore di lavoro all’azienda di trasporto;
- dichiarazione dell’azienda di trasporti che certifichi il pagamento da parte dell’azienda della fattura.
Attenzione!
Non possono essere indicate le spese sostenute nel 2019 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro attraverso il ‘welfarÈ aziendale.
L’importo deve comprendere le spese indicate nella sezione “Oneri detraibili” (punti da 341 a 352) della Certificazione Unica 2020 con il codice onere 40.
Pertanto quanto già rimborsato dal datore di lavoro:
- concorre al massimale di € 250,00;
- non può essere fatto valere come recupero a 730/Mod. Redditi 2020.
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