Il Decreto Legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021 ha istituito l’Assegno unico e universale (AUU) destinato a tutte le famiglie con figli a carico.
Si tratta dell’ultima fase di un percorso legislativo iniziato con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge Delega n. 46 del 1° aprile 2021, con la quale il Parlamento aveva delegato il Governo a riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico. Completa il quadro normativo il Decreto Legge n. 79 dell’8 giugno 2021 (convertito con Legge n. 112 del 30 luglio 2021), recante delle misure urgenti in materia di assegno temporaneo per figli minori, che ha esteso il nuovo beneficio economico a classi di lavoratori fino ad oggi esclusi.
Con la Legge di Bilancio 2023 (n.197 del 29 dicembre 2022) sono stati introdotti degli aggiornamenti riguardo condizioni ed importi. In particolare, dal 2023, per chi già riceve l’assegno unico, non è necessario fare domanda ogni anno a meno che non ci siano variazioni relative al nucleo familiare rispetto all’anno precedente.
Tra le situazioni, che richiedono la necessità di modificare la domanda di Assegno unico, ricordiamo:
- nascita di un nuovo figlio
- inserimento o variazione della condizione di disabilità del proprio figlio a carico
- cambiamenti riguardanti la situazione scolastica del figlio maggiorenne di età compresa tra i 18 e i 21 anni
- modifiche riguardanti lo stato matrimoniale dei genitori
- modifiche legate ai criteri di ripartizione dell’AU tra i genitori precedentemente stabiliti da un giudice o da accordo tra i genitori stessi
- variazione della modalità di pagamento indicate inizialmente dal richiedente o dall’altro genitore
Resta, comunque, la raccomandazione di presentare un’attestazione ISEE aggiornata ogni anno al fine di ottenere il massimo importo possibile del beneficio, che è calcolato sulla base del valore del patrimonio familiare. Diversamente, dal mese di marzo viene garantito solo l’importo minimo previsto.
Rimane confermata la possibilità, se la domanda è presentata entro il 30 giugno, di ricevere gli arretrati retroattivamente a partire da marzo 2025.
L’ISEE 2024 (la cui validità è scaduta il 31 dicembre 2024), continua ad essere usato per stabilire gli importi dell’assegno previsti per i mesi di gennaio e febbraio 2025.
Cos’È l’Assegno unico e a chi è rivolto
Il 1° marzo 2022 è stato istituito l’Assegno unico, erogato mensilmente dall’INPS (con pagamento diretto sul conto corrente o con un bonifico domiciliato). L’agevolazione è erogata per il periodo compreso tra marzo dell’anno corrente e febbraio dell’anno successivo. L’importo è calcolato secondo la condizione economica del nucleo familiare, sulla base dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Per non ricevere solo l’importo minimo, resta necessario presentare ogni anno l’ISEE.
Il nuovo contributo prevede l’unificazione in un solo beneficio economico di quasi tutti i bonus e le detrazioni fiscali a favore delle famiglie con figli a carico, a partire dal 7° mese di gravidanza fino al compimento del 21° anno di età, e figli con disabilità senza limiti di età.
Con l’entrata in vigore dell’Assegno unico sono gradualmente superate o soppresse le seguenti misure:
- Assegno per il nucleo famigliare e assegni familiari
- detrazioni per figli a carico
- assegno dei Comuni per nuclei con almeno 3 figli minori
- Premio alla nascita
- Bonus bebÈ
A differenza delle vecchie agevolazioni, l’Assegno unico è rivolto ad una platea molto più ampia di genitori beneficiari:
- lavoratori dipendenti
- lavoratori autonomi
- liberi professionisti
- incapienti
Il beneficio economico spetta anche a coloro che percepiscono l’Assegno di Inclusione (ADI), a condizione che soddisfi i requisiti previsti per l’Assegno unico.
Come si articola
L’Assegno unico è composto da un importo fisso minimo comune a tutte le famiglie ed uno variabile, calcolato sull’indicatore ISEE del nucleo familiare del richiedente (in base al quale la quota varierà in modo decrescente).
Si prevede un importo minimo di 50,00 euro per ogni figlio, per famiglie con ISEE pari o superiore a 40.000,00 euro fino ad un massimo di 175,00 euro in caso di ISEE inferiore a 15.000,00 euro.
Gli importi sono aggiornati annualmente dall’INPS in base all’andamento del costo della vita.
Rimangono valide per il 2025, le linee guida, che erano già state indicate con l’istituzione dell’Assegno unico e che prevedono delle maggiorazioni nei seguenti casi:
- ciascun figlio successivo al secondo
- famiglie con figli disabili minorenni e fino a 21 anni (maggiorazione differenziata per grado di disabilità)
- famiglie con figli disabili di età superiore a 21 anni (differenziazione in base al livello di ISEE)
- giovani madri di età inferiore ai 21 anni
- genitori titolari entrambi di reddito da lavoro
Oltre a queste, sono confermate alcune maggiorazioni temporanee, come:
- il supplemento del 50% per figli con meno di un anno di età,
- l’incremento del 50% per i nuclei con almeno tre figli e ISEE sotto la soglia massima,
- la maggiorazione forfettaria di 150 euro per famiglie con almeno quattro figli.
Assegno unico per nuclei familiari con figli disabili a carico
Il Decreto Legge n. 73 del 21 giugno 2022 (Decreto Semplificazioni), convertito in legge n. 122 del 4 agosto 2022, ha aumentato l’importo dell’Assegno unico per le famiglie con figli portatori di disabilità a carico.
Nel dettaglio:
- l’importo previsto per i figli con disabilità senza limite di età, compresi quindi anche i disabili maggiorenni, viene parificato a quello per i figli minorenni, ovvero da 50,00 euro a 175,00 euro in base all’ISEE
- la maggiorazione dell’importo dell’assegno, prevista per i figli minorenni a carico e con disabilità da un minimo di 85,00 euro ad un massimo di 105,00 euro in base al grado di disabilità, è estesa anche ai maggiorenni fino al 21esimo anno di età (in precedenza l’importo era fissato ad 80,00 euro)
- per i nuclei familiari con almeno un figlio disabile a carico e un ISEE non superiore a 25.000 euro, è previsto un incremento della maggiorazione di 120,00 euro
Inoltre, possono fare richiesta di Assegno unico anche i nuclei familiari orfanili per ogni orfano maggiorenne, portatore di disabilità grave e che percepisce già la pensione in favore di superstiti.
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Circolare INPS n. 132 del 15 dicembre 2022
La circolare dell’INPS relativa le modifiche riguardanti la modalità di presentazione della domanda di Assegno Unico
Legge n. 122 del 4 agosto 2022Conversione in legge del Decreto Semplificazioni n. 73 del 21 giugno 2022
Decreto Legge n. 73 del 21 giugno 2022 (Decreto Semplificazioni)
Circolare INPS n. 23 del 9 02 2022 Assegno Unico La circolare di chiarimento dell’INPS in materia di Assegno unico
